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Un tempo galleria il raggio

Nel mese di giugno del 1997 con un'esposizione dedicata al pittore ticinese Antonio Rinaldi (attivo nel 1800 soprattutto nel Mendrisiotto come affrescatore di chiese) prese avvio, all'interno dei locali del negozio "la cornice", l'attività espositiva della galleria " il raggio ". In collaborazione con il signor Domingo Sampietro, il quale era responsabile della conduzione artistica della galleria, si organizzavano sia mostre di artisti contemporanei, che esposizioni tematiche.

A partire dal primo di gennaio 2019 sono cessate l'attività della galleria "il raggio" e la collaborazione con il signor Domingo Sampietro che ringraziamo per il prezioso lavoro svolto in questi ventun anni.

Con un'esposizione dedicata al pittore milanese residente a Bergamo Claudio Granaroli il 26 febbraio 2019 ha preso avvio, sempre nella medesima sede all'interno del negozio "la cornice" l'attività di: "Spazio Espositivo La Cornice".

 

 

Dal 19 novembre al 20 dicembre 2025

  

 

 

Testo critico del Dr Graziano Martignoni 

 Quando la luce apre all`immensità dell`annunciazione il mistero dell`infinito diventa voce e parola. È con questo infinito e con questa annunciazione, che dialogano le tele di Eliana Bernasconi nel linguaggio evocante del colore. Le sue opere parlano infatti di questo mistero, di questa stranierità, che a volte si annuncia , come una vera apparizione, mentre altre si nasconde. Colori come fossero porte dietro cui sono racchiusi i Volti dialoganti di queste opere . E` come se i colori delle tele svelassero il Volto di figure femminili alla ricerca di una loro identità sempre a rischio di smarrirsi nella profondita dei cieli. Fragili presenze sono questi Volti , come fossero finestre aperte sull` infinito, da cui giungono i segni dell` Oltreita . Ma l`infinito di Eliana non è vuoto. L`Altro , l`Altrui , l`Altrove lo abitano in quei Volti del femminile, che cercano parole per dire l`impossibile possibile dell`esistenza. Volti che cercano qualcuno che sappia rispondere alla chiamata . Il Volto che fatica a trovarsi e a sentirsi ci chiama e ci tocca. Essere toccati , essere in contatto con la bellezza, che apre al meraviglioso. Scrive Levinas " Noi chiamiamo volto il modo in cui si presenta l'Altro. Questo modo non consiste nel mostrarsi come un insieme di qualità che formano un'immagine. Il volto d'Altri distrugge ad ogni istante e oltrepassa l'immagine plastica che mi lascia". In un Volto posso naufragare, come nell`esperienza degli innamorati, perdermi, smarrendo la mia identità; da esso posso essere incantato o terribilmente impaurito, attraverso di lui posso però anche trovare la via, che mi conduce fuori da me stesso verso il senso della mia esistenza. Difficile dire che cosa sia veramente un Volto. Esso è nello stesso tempo sguardo, “occhi che vedono e sono visti” nella luminosità, in cui l`incontro con l`Altro possa prodursi, e parola con le sua incapacità di dire pienamente ciò che vuole esprimere. In esso qualcosa ci sembra dato, definito, confermato eppure qualcosa ci rinvia sempre ad altro, alla sua incompletezza. I Volti di Eliana Bernasconi non sono solo visi , ma Volti che popolano i giardini dei cieli. Il Volto dell`Altro è la misura delle infinite possibilità con cui una umanità può essere donata. Viviamo in un`epoca in cui tutti si guardano, in cui il viso degli uomini ci appare in ogni attimo della nostra giornata così da cancellare in una luminosità spesso accecante ogni penombra, così da fare del nascosto un impossibile piacere o un pericolo. Eppure sempre più abbiamo la percezione, nel commercio idolatrico dei visi reali, pubblicitari o televisivi, che qualcosa ci stia sfuggendo, spingendoci nella banalità e nella indifferenza di fronte alla moltitudine dei visi che ci circondano Ciò che ci è negato, ciò che è sempre più difficile guardare è infatti il Volto. Disegna una carta del mondo, come scrive Bruno Chenu, che è nello stesso tempo una “geografia dell`anima” . Parla a volte del destino degli uomini, delle loro speranze e delle loro delusioni, ci racconta la loro ricchezza interiore, ma anche i deserti, che li abitano. Dice la verità di ognuno di noi ma anche la nostra menzogna nella collezione di maschere che sa portare. Se il viso ci rivela la nostra presenza materiale nel mondo, il Volto ci chiama e annuncia. Le opere di Eliana Bernasconi cercano un modo per dire l`apparizione di qualcosa che nell`esistenza sta in bilico come fossimo acrobati tra l`infinito del cielo da cui viene il meraviglioso e la concretezza della “terra di colori”, tra lo svelarsi e il nascondersi di cui è fatta la vita .  

Graziano Martignoni

 

                                                                   

Segnaliamo inoltre che un'opera di Eliana Bernasconi è esposta durante tutta la durata della mostra anche ai Palazzi Gargantini nella vetrina dedicata a MICROMACRO, progetto curato da Francesco Gamba dell'"Atelier dei viandanti".

  

  

Locandine "La Cornice Spazio Espositivo"

 

                    

       140                

                 

                

            

 

 

 

Archivio locandine "Il Raggio"

 

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l  j  k  m  g  l  k  m 
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canonica               
 



 

 

Alcune esposizioni tematiche dal 1997 a oggi

 

1997: "Incisori giapponesi dell' 800" La mostra presentava xilografie a colori appartenenti al periodo dello "UKIYO-E" con una scelta dei massimi artisti giapponesi del tempo come: Hokusai, Hiroshige, Shunsho, Kunisada, utagawa e altri.

1998: "L'epoca d'oro dell'incisione tedesca dalla fine del `400 alla fine del `500". Una ricca scelta di incisioni dei maggiori artisti tedeschi del periodo: A.Dürer, A.Altdorfer, H.S.Beham, M.Wolgemut, D.Hopfer e molti altri.

1999: "Il disegno italiano del dopo guerra". Disegni di artisti italiani operanti nel periodo quali: M.Marini, Brindisi, Dova, Bergolli, Bestini, Mucchi, Crippa, Lanaro, Del Drago, Mazzola, breveglieri, Badodi e Dodi Bortolotti.

2000: "L'incisione romantica".Incisioni dei massimi interpreti di questa corrente culturale : Delacroix, Corot,Daubigny, Chasserieau, Fantin Latour, Calame, Fontanesi, Cotman, Borromeo e altri.

2001: "Incisori italiani antichi da fine `400 a fine `700".Una vasta scelta di incisioni dei maggiori interpreti di questa tecnica:S.Della Bella, G.Tiepolo, G.B. Castiglione "il grechetto",A.Tempesta, G.B. Piranesi e molti altri.

2001: "Astratta".La mostra presentava una vasta scelta di grafica moderna di artisti di fama internazionale quali: Braque, Sutherland, Man Ray, Vasarely, Jorn, Bill, Fautrier,Lam,Appel,Matta,Veronesi,Caporossi, Guidi, Vedova, Magnelli e altri.

2002: "Astrattismo comasco".Opere grafiche degli artisti appartenenti al "gruppo Como": M.Radice, A.Galli, M. Ro, C.Badiali e C.Prina.

2002: "Poesia dell'informale".Collettiva di otto artisti italiani fra i più rappresentativi del genere:Ruggeri, Collina, Bargoni, Barbieri, Raciti, Mosconi, Sturla e Lerpa.

2003:"Frammenti di pittura figurativa nel Ticino del `900".La mostra presentava una scelta di artisti operanti in Ticino durante il periodo: G.Galbusera, A. Nespoli, E. Burzi, W.Schmid, M. Moglia, N.Arnoldi, Seewald, Kempter, C.Cotti, P. Togni, F. Meier, Ferrazzini, Hasenfranz, M.Osswald Toppi, Rosetta Leins, P.Colombi e P.Donzé.

2005:"Albert Müller e Gordon Mc Couch: espressionisti in Ticino".La mostra metteva a confronto due degli artisti che hanno operato, uno a Mendrisio,l'altro ad Ascona, facendo conoscere anche nel nostro cantone l'espressionismo di matrice tedesca. Gordon Mc Couch, originario di Philadelphia,dopo aver frequentato l'accademia in Germania, si trasferisce in Ticino attratto dal fermento culturale del "Monte Verità" sopra Ascona.Albert Müller giunge invece in quel di Mendrisio dove fonda con altri espressionisti il gruppo "Rot-blau".

2006:"los caprichos" di Francisco Goya:abbiamo presentato un gruppo di incisioni all'acquaforte e all'acquatinta della serie "los caprichos" edita per la prima volta nel 1799.Questa serie ebbe uno straordinario successo nell'800 tanto che ebbe un totale di dodici edizioni.Le tavole presentate appartenevano alla 5° edizione, stampata dalla calcografia della Real Accademia di Madrid nel periodo 1861-1886 in 210 esemplari.

2007:"Pan" di Oskar Kokoschka: erano esposte 17 litografie originali firmate e numerate dall'artista,appartenenti alla cartella "Pan" edita da hoffmann und Kampe nel 1978 che illustrava l'omonimo romanzo di Knut Hamsun.Correlava la mostra una ricca esposizione di libri illustrati da incisioni realizzate dai maggiori esponenti dell'espressionismo tedesco.

2008:"La Tauromachia" di Francisco Goya:abbiamo esposto la serie completa, 40 tavole, appartenenti alla IV tiratura (su 7) eseguita nel 1905 in 100 esemplari che lo Harris giudica la migliore dopo la prima.

2010: "Adriana Bisi Fabbri": abbiamo esposto grazie alla collaborazione con gli eredi una vasta scelta di disegni a matita, di carboncini e pastelli che ben rappresentavano sia la sua attività di ritrattista che quella di illustratrice.

2011: "Maestri giapponesi del '700 e del '800": come già nel nel 1997 abbiamo esposto una trentina di xilografie a colori appartenenti al periodo dello "UKIYO-E" con una scelta dei massimi artisti giapponesi del tempo come: Hokusai, Hiroshige, Shunsho, Kunisada, utagawa e altri. Abbiamo inoltre completato la mostra esponendo dei libri riguardanti il periodo e contenenti sia incisioni che fotografie originali colorate a mano.

2013: "William Hogarth inciso da T. Cook": la mostra presentava 38 incisioni originali disegnate da W. Hogarth e incise da T. Cook. La tematica delle tavole era, come sempre in Hogarth, la critica sociale e la satira sui costumi e gli usi del tempo. La qualità delle incisioni garantita dalla grande maestria di T. Cook era eccezionale.

2015: "Tra modernismo e tradizione": l'intento della mostra era quello di offrire una sventagliata sul panorama artistico ticinese del novecento. Erano presenti artisti ticinesi, confederati, tedeschi e italiani che hanno operato in Ticino durante il secolo scorso: Flavio Paolucci, Gerard Schneider, Max Weiss, Nag Arnoldi, Ivo Soldini, Günter Böhmer, Fausto Agnelli, Mario Ribola, Remo Patocchi, Ugo Zaccheo, Ettore Burzi, Ernst Kempter, Pietro Chiesa e Luigi Rossi.

2024: "Il Ragno": la mostra presentava 109 disegni originali, 88 dei quali furono pubblicati fra il 1918 e il 1925 sulla rivista satirica "Il Ragno" che veniva stampata a Lugano fra il 1905 e il 1925 dalla tipografia Grassi in Via Battaglini, l'attuale Via Peri. Fedele Dagotto già collaboratore della rivista "Il Ragno" fonda nel 1938  "La Rivista di Lugano", acquista i diritti del "defunto" Ragno e pubblica all'interno della neonata "Rivista di Lugano" la pagina satirica "Il Ragno". I restanti 21 disegni furono pubblicati su "La Rivista di Lugano" sotto la rubrica "Il Ragno" fra il 1939 e il 1943

 

   

Gli artisti contemporanei che hanno esposto allo "Spazio Espositivo La Cornice" e prima a "il raggio":

 

Domingo Sampietro, Mirto Canonica, Armand Rondez, Giancarlo Sangregorio, Danilo Colombi, Silvia Paradela Castioni, Klaus Prior, Mino Ceretti, Jan Peter Fluck, Alberto Sartoris, Gianni Metalli, Loredana Müller, Armando Fettolini, Gianni Bucher, Eugenio Tomiolo, Sergio Emery, Sergio Piccaluga, Christian Erroi, István Gyalai, Fernando Bordoni, Gianluigi Susinno, Rosy Gadda Conti, Enrico Della Torre, Giuseppe Bolzani ,Giuseppe Martinelli, Luigi Stradella, Marco Mucha, Giorgio Larocchi, AlFadhil, Silvana Ciapparelli, Laurence Chatelain , Armando De Giovanni, Giovanni Cappello, Franco Massanova, Fritz Meijer, Daniel Lifschitz, Marko Karlo, Taddeo Bruno, Luca Gansser, Hélène Decuyper, Dario Jucker, Jean Marc Bühler, Matteo Boato, Katia Piccinelli, Emilio Rissone, Cio Zanetta, Salvatore Grande, Carmo, Uriel Schmid-Tellez, Sara Visintainer, Stefano Ciaponi, Lauro Monti, Patrizia Mancuso, Alessandro Mazzoni, Amir Yeke, François Bonjour e Nina Nasilli, Claudio Granaroli, Fabiola Quezada, Enzo Pelli, Silva Cavalli Felci, Renzo Ferrari, Ubaldo Rodari, Carola Mazot, Sissi Sardone, Rosy Gadda Conti (seconda volta) e Stefano Lanuzza e Gianluigi Susinno (seconda volta), Paolo Blendinger, Astrid Fremin & Lucio Maria Morra e Patrizia Eichenberger, Gabi Fluck e Jean Marc Bühler (seconda volta), Matteo Boato (seconda volta) Natasha Melis e Fernando Giorgetti, Carola Mazot (seconda volta), Villi Hermann, Bruno Labouret, Angela Bucco, Pat Hechanova,  Bruno Bordoli, Daniela Figini, Valerio Righini, Rosa Pierno e Zeno Filippini, Sibylle Läubli, Raffaello Fiumana, Renzo Ferrari (seconda volta), Vincenzo Colciaghi e Aymone Poletti.

 

 

Lo spazio espositivo

 

      r  t  z

 

 

Rassegna stampa (cliccando il nome appaiono gli articoli)

 

A.Rinaldi L'epoca romantica Sangregorio L.Müller G.Metalli F. Bordoni G.L. Susinno K. Prior E. Dellatorre G. Bolzani G. Martinelli Oskar Kokoschka Francisco Goya Francisco Goya 2 Francisco Goya (tedesco) Giorgio Larocchi Armando Fettolini e Gianni Bucher Al Fahdil Adriana Bisi Fabbri Maestri incisori giaponesi Maest. giapp. segue Armando de Giovanni Pietro Chiesa Pietro Chiesa 2 Mario Marioni István Gyalai Daniel Lifschitz Marco Karlo Giovanni Molteni Taddeo Bruno Hélène Decuyper Luca Gansser Serge Brignoni William Hogarth Giuseppe Bolzani 2013 Dario Jucker 2013 Jean Marc Bühler 2014 Mirto Canonica 2014 Matteo Boato / Katia Piccinelli 2014 Emilio Rissone 2014 Tra modernismo e tradizione 2014/2015 Cio Zanetta 2015 Sergio Piccaluga 2015 Salvatore Grande 2015 Carmo 2015 Uriel Schmid-Tellez Sara Visintainer Stefano Ciaponi Lauro Monti Patrizia Mancuso Alessandro Mazzoni François Bonjour Nina Nasilli Claudio Granaroli /2 /3 Fabiola Quezada Enzo Pelli Silva Cavalli Felci / 2 Renzo Ferrari 2019 Ubaldo Rodari Sissi Sardone 2020 Rosy Gadda Conti 2020 Stefano Lanuzza 2020 Susinno 2021 PaoloBlendinger 2021   Morra-Fremin 2021 Eichenberger 2021 Gabi Fluck 2022 JeanMarc Bühler 2022 Matteo Boato 2022 Natasha Melis 2022 Fernando Giorgetti 2022 Carola Mazot 2023 Villi Hermann 2023 Bruno Labouret 2023 Angela Bucco 2023 Pat Hechanova 2023 Bruno Bordoli 2023 Daniela Figini 2024 Valerio Righini 2024 Rosa Pierno 2024 Zeno Filippini 2024 Sibylle Läubli 2024 Il Ragno 2024 Raffaello Fiumana 2025 Renzo Ferrari 2025 Renzo Ferrari 2025/2